Pfizer, efficacia in calo a sei mesi dalla seconda dose: ipotesi richiamo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, problemi per Pfizer: l’efficacia diminuisce dopo sei mesi. Si valuta la terza dose

Vaccino Covid

Pfizer registra un calo dell’efficacia del vaccino contro il Covid a sei mesi di distanza dalla somministrazione della seconda dose.

Preoccupano o quantomeno spingono ad una valutazione i nuovi dati sull’efficacia del vaccino Pfizer contro il Covid: secondo gli ultimi dati a disposizione, l’efficacia cala in maniera considerevole a sei mesi di distanza dalla somministrazione della seconda dose. E inevitabilmente si torna a parlare della possibilità di procedere con un booster, ossia con una terza dose di vaccino.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/Pfizer/

Vaccino Covid, l’efficacia di Pfizer in calo dopo sei mesi dalla somministrazione della seconda dose

I dati, ancora in fase di revisione, evidenziano come a distanza di sei mesi dalla somministrazione della seconda dose l’efficacia nella prevenzione del contagio passi dal 96% all’83% circa (83,7% per la precisione). La buona notizia è che contro le forme gravi della malattia l’efficacia resta al 97%.

Numeri alla mano, nei sei mesi successivi alla somministrazione della seconda dose del vaccino, l’efficacia del vaccino Pfizer è diminuita del sei per cento circa ogni due mesi. Numeri non proprio rassicuranti, nel caso in cui dovessero essere confermati.

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L’ipotesi della terza dose di vaccino

Non è un caso che si torni a parlare con una certa insistenza della somministrazione della terza dose del vaccino. Pfizer ha già avviato i lavori negli Stati Uniti, anche se al momento le autorità sanitarie Usa ritengono che la terza dose non sia necessaria.

Pfizer ha condiviso intanto i risultati della sperimentazione sulla terza dose: il livello di anticorpi è aumentato in maniera considerevole, e per questo motivo la società consiglia di prendere in considerazione la terza dose. Anche perché la variante Delta si è dimostrata insidiosa anche tra soggetti vaccinati.

In Italia gli esperti si dividono. Qualche settimana fa la somministrazione della terza dose era considerata molto probabile dal ministro della Salute Roberto Speranza e da esponenti di spicco del Comitato Tecnico Scientifico. Ora la discussione è passata in secondo piano, in attesa che i dati diano delle indicazioni chiare sulla durata degli anticorpi.

È troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo per i vaccini Covid-19, perché non ci sono ancora abbastanza dati dalle campagne di immunizzazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione dai vaccini“, è la posizione dell’Agenzia Europea dei Medicinali.

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ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2021 10:00

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